Questo sonetto del Maestro propone il calar del tramonto, tema tanto caro ai poeti romantici per i quali la natura si proponeva come un’entità panteistica vibrante di vita, come una realtà del tutto personale ed individuale. Il buio che precede le notti abbraccia l’animo dell’autore Continua a leggere
Recensioni
Sono una stella – di Hermann Hesse
Il testo tedesco originale di Hermann Hesse (riprodotto in calce) presenta una singolare struttura: quattro terzine in cui il primo e l’ultimo verso rimano tra loro ed il secondo presenta una rima interna come a strutturare una armatura metrica in cui l’autore chiude il suo orgoglio e la sua fragilità, entrambi originati dalla stessa forza.
Da questa fortezza poetica egli osserva il mondo ma se ne sente tradito percependo intuitivamente ciò che in psichiatria venne spiegato molto più avanti: Continua a leggere
Smisurata Preghiera – di Fabrizio De André
Quando parliamo di Faber ci addentriamo in uno dei mondi più umani e raffinati della filosofia e della poesia del XX secolo, entrambe fondate sulla musica e condite da una spregiudicata spiritualità ed una disinibita capacità di comprendere il mondo che spazia dalle piccolezze individuali fino a scomodare un Dio di sconosciuta altezza, davanti al quale non si deve dare per scontata la necessità di inchinarsi (da Il Giudice). De André non china il capo di fronte ai poteri, di fronte ai padroni, ai totalitatismi, fossero anche di tipo etico o religioso, motivo per cui si trova a dedicare un intero album (La Buona Novella) all’interpretazione dei Vangeli apocrifi, offrendo una visione per nulla rarefatta ma zeppa di polvere, sangue, sudore, ed umana compassione, di amore e perdono imparato sotto la Croce di un Cristo Uomo. Continua a leggere
Caligola – di Albert Camus
Fortunatamente, al contrario di quanto pensava Camus (1913 – 1960), esistono creature speciali che sono felici di ottenere un “contagio” di anime e ne escono migliori a loro volta. Giuro che esistono, ne ho la prova, ma bisogna essere molto fortunati ad incontrarle.
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L’Oltreuomo di Nietzsche
Con questa provocatoria massima nietzschiana vorrei, se ne avete piacere, indurre a due particolari riflessioni, entrambe scaturite da stimoli letti sui social networks:
1) Umiltà non significa fingere di non appartenere ad un abisso. Continua a leggere