Un racconto motivazionale che prende le mosse da spunti autobiografici per suggerire una via di crescita ed accettazione di sè in un momento in cui la società sembra sempre alla ricerca di piccoli ed accessibili punti di riferimento.

Lo scritto, contenente sfumature filosofiche e psicologiche, rimanda ad una ricerca personale ed una possibile via di guarigione dalle proprie fragilità anche grazie al contatto con il soffio vitale della natura ed, in particolare, al cavallo come individuo reale e simbolico al tempo stesso

Il testo tuttavia non s rivolge solo ad un pubblico di amanti dei cavalli ma si propone di coinvolgere, nelle proprie pieghe metaforiche ed umane, anche un pubblico più vasto appartenente a questa società sempre più desiderosa di piccole risposte quotidiane e di parole di consapevole conforto.

Scrive l’autrice:
“Quando ci si accosta ad una lettura si cerca spesso la rassicurazione di una categoria in cui iscrivere il testo che stringiamo tra le mani o decifriamo attraverso uno schermo. Talora però non dobbiamo cedere alla tentazione troppo razionale di scegliere se quello che si dipana davanti a noi sia un racconto, una trattazione o qualcosa di diverso. Dobbiamo accontentarci di pensare che si tratti di un percorso. Il percorso che vivrete attraverso questa manciata di pagine presenta senza dubbio forti tratti autobiografici e riflessioni personali che tuttavia, senza la presunzione di voler insegnare la vita a nessuno, hanno l’ambizione di sollevarsi dalla propria realtà per accendere qualche luce laddove le candele restano ancora spente.”

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